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Le bunker est devenu un mythe, à la fois présent comme object de répulsion pour une architecture civile transparent et ouverte, 

absent dans la mesure où l'essentiel de la nouvelle forteresse 

est ailleurs, sous nos pieds, désormais invisible.

P. Virilio, Bunker Archéologie, 1975

Progetto grafico: Maria Serena Pirisino

@2025 Istituto Italiano dei Castelli  - Sezione Sardegna

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COSTELLAZIONE XX

Costellazione XX è un progetto che si focalizza sulla conoscenza e sulla valorizzazione delle architetture difensive realizzate in Sardegna nel contesto storico della Seconda Guerra Mondiale, con particolare attenzione ai bunker e alle batterie costiere.

L'obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare le comunità e le istituzioni verso il riconoscimento dei valori, materiali ed immateriali, di cui tali strutture sono portatrici.

Costellazione XX rientra tra le attività culturali ideate e promosse dall'Istituto Italiano dei Castelli - Sezione Sardegna ed è un'attività congiunta con l'Università degli Studi di Cagliari, Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna e per le province di Sassari e Nuoro.

Il progetto è finanziato dalla Fondazione di Sardegna, nell'ambito del Bando annuale 2024 - Arte, attività e beni culturali.

Presenze e assenze nel paesaggio

Appartenenti a una rete territoriale invisibile e impercettibile allo sguardo, tali strutture hanno assunto le peculiarità morfologiche del contesto, mimetizzandosi con esso; talvolta, invece, hanno plasmato il paesaggio naturale al fine di costruire uno spazio artificiale più funzionale alle ragioni della guerra. 

Memorie tangibili di un passato traumatico, le opere militari costruite durante la Seconda Guerra Mondiale costituiscono una costellazione di indistruttibili ‘rovine moderne’, abbandonate lungo le coste del Mediterraneo e non solo. 

 

Nonostante abbiano raggiunto la vetustà di ottant'anni, queste architetture sono state solo di recente oggetto di attenzione, studi e tutela, probabilmente a causa della loro appartenenza a un passato ancora poco ‘remoto’ che ne impedisce una visione pienamente storicizzata, ma anche a causa del loro carattere di "difficult, negative and dissonant heritage". 

Di conseguenza, i manufatti che potrebbero ancora svolgere una funzione di servizio al territorio, per la loro ubicazione su spiagge e aree ad alto valore ambientale e paesaggistico, sono abbandonati a sè stessi, rifugio di immondizia e illegalità. Il progetto intende dare un contributo culturale e progettuale al problema.

 

L'obiettivo prioritario è la conoscenza, la tutela e la conservazione del patrimonio storico della Seconda Guerra Mondiale, non solo per salvaguardare la memoria storica di cui è portatore, ma soprattutto con l'intento di stimolare lo sviluppo di idee e proposte anche imprenditoriali per la sua valorizzazione

 

Batterie di avvistamento, bunker, tunnel e manufatti di supporto, veri e propri benchmark paesaggistici, al pari delle torri spagnole sono collocati in Sardegna in posizione paesaggistica di elevato pregio e in aree generalmente inedificabili per legge, frequentate dai turisti specialmente nel periodo estivo, ma normalmente prive di alcun servizio alla fruizione. Si ritiene che da una operazione di conoscenza e divulgazione, costruita su base geografica e territoriale, possano scaturire progetti concreti di colonizzazione funzionale e riuso delle micro e macro COSTELLAZIONI XX, le quali, reinterpretate nei loro valori spaziali, paesaggistici e culturali possono trovare un nuovo ruolo nel presidio e nella fruizione dei sistemi costieri sardi.


Con questa finalità, le attività di progetto sono state suddivise in tre fasi:

  1. Censimento capillare dei manufatti sul territorio regionale e del loro stato di conservazione, mediante la ricognizione delle fonti archivistiche, l'analisi delle foto satellitari e sopralluoghi mirati;
  2. Schedatura di una selezione di manufatti mediante l’utilizzo della scheda MODI del SIGEC/web del Ministero della Cultura, con il supporto delle Soprintendenze interessate;
  3.  Inserimento delle informazioni raccolte in un GIS.

 

Parallelamente a tali attività, si intende condividere i risultati attraverso attività di divulgazione e scientifiche al fine di attrarre un pubblico ampio verso la scoperta di questo patrimonio, aumentandone la fruizione e stimolandone l'interesse, oltre che la sensibilità alla sua conservazione. 

 

Si ritiene, infatti, che sia necessario innescare nei cittadini e nei turisti un maggiore senso di appartenenzariconoscimento di valore di questi luoghi, da sottrarre alla vandalizzazione, a beneficio della tutela del paesaggio e delle coste dell'isola.
E' importante che i frequentatori di queste zone diventino promotori e attivi fautori del riconoscimento dell’identità culturale di questo patrimonio, per il quale non può essere sostenibile nessuna azione di controllo e protezione, vista la dimensione quantitativa e territoriale che li contraddistingue.

Costellazione XX 

 

Progetto scientifico ideato e concepito dall'Istituto Italiano dei Castelli onlus(IIC) - Sezione Sardegna e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell'Università degli Studi di Cagliari (DICAAR-UNICA).

 

Responsabilità scientifica e coordimento scientifico: Donatella Rita Fiorino

Coordinamento istituzionale: Patricia Olivo

Coordinamento tecnico: Giulia Cherchi e Maria Serena Pirisino

Coordinamento operativo compagna catalografica SIGEC/Web: Maria Serena Pirisino

Coordinamento operativo GIS: Giulia Cherchi

Segreteria: Marta Piastra

 

 

Gruppo di ricerca

IIC - Sezione Cagliari, DICAAR UNICA

Elisa Pilia, Andrea Pirinu, Giulia Cherchi, 

Marta Piastra, Maria Serena Pirisino, Martina Porcu, Giancarlo Sanna

 

IIC - Sezione Marche

Chiara Mariotti

 

Volontari e tirocinanti

Scuola in Beni Architettonici e del Paeaggio, UNICA

Nicole Bellu, Letizia Fois

 

Collaboratori per il censimento

 

IIC - Sezione Cagliari

Mario Aresu, Giuseppe Carro, Massimo Rassu

IIC - Sezione Emilia Romagna

Andrea Ugolini, Alessia Zampini

 

Universidade de Lisboa

Maria Rita Pais

 

University of Ljublijana

Špela Hudnik

 

Con il contributo di

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I nostri Partner

 

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro

 

 

Associazione 

Storia della città

 

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Università di Bologna